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Microline assieme a Di Mucci d.o.o. per lo sviluppo di eco-film

Microline è fortemente impegnata sul tema della sostenibilità e realizza macchine che consentono una significativa riduzione degli sfridi e un consumo energetico ottimizzato. Microline crede molto anche nell’ utilizzo di nuovi materiali eco-sostenibili. Per questo, ha in essere una partnership con la ditta Slovena Di Mucci d.o.o., una realtà che esprime un know-how consolidato nello sviluppo e realizzazione di film compostabili con applicazioni nel packaging. Lo scopo è quello di studiare la macchinabilità dei materiali sulle macchine dedicate al confezionamento.

 

Il progetto: testare l’impiego in condizioni produttive

Microline dedica ampio spazio alle attività di ricerca e sviluppo e in questo cotesto collabora con numerosi partner tecnologici, tra cui diverse realtà che progettano e producono film per l’imballaggio. Dal momento che il tema della sostenibilità diventa sempre più sentito dai consumatori e, di conseguenza, dalle aziende produttrici, l’azienda bolognese ha scelto di operare una serie di test sulle proprie macchine, volti a verificare la gestione e le performance dei prodotti eco-compatibili per l’imballo. L’operazione si inserisce in seno alla politica di rispetto per l’ambiente che l’azienda persegue da anni e che l’ha portata a sviluppare macchine molto meno impattanti della concorrenza. Le wrapper e gli insaccatori Microline non generano infatti sfridi, eliminando così lo spreco di materiale di incarto, con un risparmio che va dal 20% al 30% rispetto alla concorrenza. Microline ha quindi scelto Di Mucci, realtà leader nello sviluppo di film compostabili con ampie possibilità di impiego nel settore dell’imballaggio, per sviluppare una serie di test in diverse condizioni produttive.

 

I nuovi materiali come frontiera della sostenibilità

La ricerca dei materiali è una delle frontiere del packaging, ed in particolare da quando il tema della sostenibilità ambientale è diventato centrale. Nel caso specifico dei film compostabili, questi hanno il vantaggio di non recare danno all’ambiente.

Il progetto ha preso in esame due film:

 

Vincentius-SuperPower: certificato OK HOME COMPOST dalla TUV Austria, è un film rivoluzionario, che sostituisce il classico film in PE in diverse applicazioni. Derivato da risorse naturali, come canna da zucchero, manioca e mais, si decompone in biomassa, anidride carbonica e acqua in condizioni ambientali (30°C) e possono essere smaltiti insieme ai rifiuti organici. In oltre è compostabile in discarica all'aperto in condizioni ambientali (30° C), senza richiedere un impianto di compostaggio specializzato. Questa caratteristica è unica nel settore. 

 

Vincentius-POF è certificato per il compostaggio industriale e sostituisce la classica Polyolefina termoretraibile (POF) e film in polipropilene). Anch’esso derivato da risorse naturali come canna da zucchero e scarti agricoli. Viene smaltito attraverso una digestione anaerobica che è un processo biologico di degradazione in assenza di ossigeno libero. La degradazione avviene ad opera di batteri che ottengono l'ossigeno necessario per le loro funzioni vitali a partire dalla biomassa. La sua biodegradazione avviene entro tre mesi, trasformandosi in ottimo compost naturale, senza lasciare alcun residuo o sostanze chimiche dannosa al terreno o alla salute umana. 

Vincentius SuperPower e Vincentius-POF hanno una perfetta compatibilità con le macchine, garantendo un minor impatto ambientale. 

 

Infatti i risultati sono stati incoraggianti al di là delle aspettative: testati per l’imballo ed il sovraimballo su differenti gamme di prodotto, tra cui rotoli AFH (singoli) e sacchetti di caffè fardellati, i film hanno dimostrato una perfetta compatibilità con la gamma delle macchine Microline, mettendo in luce performance pari agli omologhi prodotti in plastica, sia in termini di resistenza meccanica, di qualità dell’imballo, e di performance espresse. Nessuna modifica hardware è stata necessaria sulle macchine Microline, che possono impiegare i film compostabili richiedendo un semplice settaggio dei parametri da pannello HMI. Questo apre la strada all’impiego massivo di tale tipologia di film nel settore dei beni di largo consumo e in quello dei prodotti Tissue per impiego consumer o industriale, ma non solo. La conoscenza sempre più approfondita dei materiali e dei loro comportamenti va ad arricchire il know-how aziendale e può rappresentare un elemento di condivisione importante con il cliente.

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